giovedì 29 dicembre 2011

Il Gregge del Feltro a Mano va in Romania

Ciao a tutti,
in queste righe che seguiranno troverete il promesso resoconto sull’avventura personale e dell’Associazione Il Gregge del Feltro a mano, che ho rappresentato, nella città di Brasov in Romania, dove si è tenuta, tra il 24 e il 27 Novembre 2011 un’importantissima Conferenza Internazionale sull’Artigianato intitolata “Good Practices in Traditional Handcrafts”.
Promosso dall’Associazione rumena AteLier e patrocinata dall’Unione Europea, dal Fondo Sociale Europe e dal Governo Rumeno si è trattato della presentazione di un progetto che si è svolto in 18 mesi (da agosto 2010 e terminerà a gennaio 2012) che ha interessato diverse regioni rumene e distretti di speciale interesse artigianale quali Brasov, Covasna, Bacau, Neamt, Cluj, Maramures.
L’obbiettivo generale del progetto è stato quello di coinvolgere gli artigiani di queste località in un processo formativo di consapevolezza del valore culturale e di possibilità economica che esprime il prodotto artigianale che prende forma dalle loro mani, dalla storia e cultura locale, dalla creatività comunitaria etc..
Sia che si trattasse di CIBO (speciale è la salumeria e i formaggi, i dolci), INDUMENTI (tessitura, ricamo, lavorazione della lana, confezione dei costumi tradizionali ….), ARREDI (lavorazione del legno, del vetro, della pittura di icone ….. ) GIOIELLI, BOTTI per il vino, e tanto altro ancora.
Alla conferenza erano presenti circa 70 artigiani rumeni e 20 artigiani provenienti dal resto dell’Europa (bulgari, ungheresi, inglesi, italiani).
Durante la Conferenza, che è durata due giorni, tutti gli artigiani presenti hanno avuto modo di conoscersi, confrontarsi e soprattutto incuriosirsi dei rispettivi lavori. Infatti tutti siamo stati lì accompagnandoci con le nostre opere.
Non è stato difficile comunicare perché la lingua rumena ha una forte radice latina, l’altra lingua ufficiale era ovviamente l’inglese. Lo scambio è stato favorito anche dalla perfetta e generosa organizzazione dell’Associazione AteLier, che ha messo a disposizione di ogni gruppo un persona di madrelingua che non mancava mai della sua presenza per tradurre le conversazioni.
Gli artigiani rumeni hanno esposto prevalentemente i loro costumi tradizionali coloratissimi, finemente ricamati, con lavorazioni ad intaglio pregevolissime sia nei costumi della festa come in quelli della quotidianità. Lavori di tessitura su telaio verticale a quattro licci e tessitura con telaio a tensione (prevalentemente lana di pecora e cotone). 
 
Curiosa una lavorazione della lana che somiglia molto a quella dell’”orbace” in Sardegna; con questo tipo di manufatti sono confezionati i costumi maschili della zona di Maramures.
 
Interessanti i lavori sul legno: dalle sculture raffiguranti animali e persone; oggetti d’uso quotidiano come mestoli forchettoni e piatti, fino alla costruzione di chiese interamente in legno (di ciò ci è stata mostrata documentazione fotografica).
Un’interessante testimonianza è stata quella di dolcissimo signore rumeno che ha raccontato di aver perso il proprio lavoro in fabbrica e non volendo prendere in considerazione la via dell’emigrazione per poter lavorare, ha ripreso l’arte di costruire le botti per il vino.
Lo sapevate che in Romania fanno dell’ottimo vino?
Dalla rappresentanza ungherese, invece, ho potuto vedere e toccare con mano le tipiche uova decorate a mano. Pensate che per farne una occorrono quattro ore di lavoro. Ogni uovo è carico di simboli e significati. 

A questa usanza, fin dall’antichità, era attribuito, specie in primavera, un profondo significato. In Ungheria le più sentite e diffuse tradizioni pasquali sono, da remotissima data, la benedizione del cibo e la decorazione delle uova.
Secondo una credenza popolare, infatti, i misteriosi simboli dipinti sul guscio erano dotati di potere magico (la mano, la stella o la croce, per esempio, scacciavano le malattie e il maligno). Si è così diffusa, tra gli ungheresi, la consuetudine pasquale di appendere uova dipinte sulla porta di casa o ad alberi e a ramoscelli decorativi.
La presenza delle uova nelle tradizioni pasquali ha molteplici significati. I padrini e le madrine, ad esempio, le offrivano in dono ai propri figliocci all’ingresso della chiesa, come simbolo di vita e risurrezione. Per i bambini ungheresi, invece, scambiarsi le uova decorate (hímestojás) era un modo simbolico per esprimere la loro amicizia.
Non ci ricorda qualcosa di analogo nella nostra tradizione sarda?
Ancora dall’Ungheria un’interessante rappresentanza della lavorazione dei metalli con sculture in bronzo con la tecnica della cera persa in stile moderno; ed anche una giovanissima e carinissima artista che realizzava gioielli e accessori utilizzando diversi tipi di metallo.
Dalla Bulgaria un artigiano ha portato i suoi lavori intagliati nel legno molto rifiniti e intarsiati con essenze diverse; mentre una signora eseguiva dei lavori al tombolo preziosissimi. In questa terra c’era anche chi lavorava il cuoio sia riproducendo manufatti della tradizione che borse e cartelle in stile moderno.
Da Edimburgo una simpatica signora inglese – Elisabet – che sapeva fare qualunque intreccio, con qualunque materiale naturale a formare ceste, gerle, cornucopie per gli usi domestici, ma anche oggetti di più moderno designer per esempio lampade, forme scultoree svettanti che giocavano sugli intrecci e le trasparenze. Molto interessante anche il fatto che attraverso un’Associazione, nel suo paese, diffonde la conoscenza e la pratica dell’intreccio organizzando corsi e laboratori di diverso tipo e livello.
Infine l’Italia rappresentata da otto donne sarde.
- Quattro di loro – Costanza, Irene, Rita, Sabrina, rappresentavano un gruppo più nutrito di donne che hanno seguito un Percorso formativo di eccellenza mirante all’inserimento lavorativo delle donne rurali nei settori a maggiore presenza maschile denominato Progetto EQUIJOBS.
Fortemente voluto, coordinato e attuato dall’Agenzia Regionale con diversi Partner Internazionali e locali attraverso il Progetto Equijobs sono state formate otto Operatrici edili specializzate nell’uso dei materiali naturali per intonaci, pitture e finiture.
E che operatrici !!!!! ci tengo a sottolineare.
Sono dovuta andare in Romania per conoscere queste donne “della porta affianco”.
Straordinarie e nobili, direi, nel portare il loro bagaglio di formazione e conoscenza. Mi sono sembrate “ma forse mi sbaglio” quasi incredule della bellezza dell’arte acquisita di cui ora sono sapienti. Durante il soggiorno rumeno, hanno testimoniato il loro sapere artigiano con gentile fierezza come fosse parte di loro stesse.
E come sarebbe potuto essere altrimenti visto che hanno lavorato con la “terra” la bellissima, la semplice terra?
Solo la sensibilità del loro cuore ha permesso che intraprendessero questo percorso formativo, lo portassero a termine e scegliendo, anche al termine del corso, di continuare a testimoniare la conoscenza e l’arte acquisita.
Che dire!! Speriamo presto di conoscere i nomi delle loro Ditte all’opera nel mercato dell’edilizia naturale.
- Con gioielli d’argento e di lana, Paola ed Angela hanno colorato di simpatia la sala espositiva della Conferenza.
Creative esuberanti, capaci in diverse tecniche, con abilità e gusto abbinano, nelle loro creazioni argento, lana cardata nonché, pensate!!, i legumi della loro zona (la Provincia del Medio Campidano).
Se vi capiterà, non perdete l’occasione di vedere i loro preziosi lavori.
- In ultimo c’ero pure io. Ebbene si!!!
All’inizio un poco spaesata direi. E’ chiaro direte: “eri in Romania!!!”.
Certamente ero entusiasta di questa opportunità.
Non sapevo cosa aspettarmi è forse per questo che ancora meglio mi sono fatta pervadere da tutto ciò che ho visto, sentito, odorato, assaporato, conosciuto (meno dal freddo che era tanto ma solo all’aperto e dalla possibilità che qualche vampiro mi succhiasse il collo ah! Ah! Ah! scherzo ovviamente, ma la battuta era d’obbligo dato che Brasov è il cuore della Transilvania).
Da casa sono partita con tre opere di lana sarda realizzate con la tecnica del feltro rispettivamente di Simona Ledda, Laura Cossu ed una mia naturalmente. I lavori che sono stati portati sono gli stessi che hanno partecipato al Concorso sulla Lana Sarda bandito dalla Provincia di Sassari nel 2011.
- ANNINNIA – Culla pensile per neonati
- E TI porto Con me – Tana, cuccia, trasportino, palestra per piccoli animali d’affezione
- VERDICALE – Modulo cappotto termico con funzione supporto per giardino verticale.
Questi lavori rappresentano oltre l’abilità e creatività delle loro autrici anche l’atto di nascita concreto dell’Associazione “IL Gregge del Feltro a mano” che con Simona e Laura, abbiamo voluto costituire per promuovere l’uso e il riuso della lana sarda. Per dare anche noi, e con noi tutti i soci e le socie che ci seguono, un piccolo contributo alla “RINASCITA” dell’uso della lana sarda.
Con le nostre creazioni a Brasov, tra gli artigiani li riuniti, abbiamo riscosso un discreto interesse anche perché qualcosa della nostra lavorazione li riportava a loro tecniche, diverse ma affini, di trattare la lana.
Devo dire che mi ha molto sorpreso non trovare, li, artigiani che lavorassero con la tecnica del feltro.
Pensavo che un Paese con un inverno lungo e intensamente freddo, praticasse la lavorazione della lana anche con l’infeltrimento.
Ma !! vedrò di indagare, ricercare e studiare per togliermi questa curiosità.
Ho un asso nella manica che ora vi svelo: - “ho una cognata, dolcissima e ingambissima che è , indovina un pò: !!! è RUMENA!!! Ah ! ah ! ah ! penso che la sfrutterò un pò per soddisfare le mie curiosità.
Ma veniamo ora alla conclusione di questo racconto/resoconto.
Mi sono fatta l’idea che l’artigianato rumeno è eccellente e degnissimo di essere conosciuto. Peccato che sia in fortissimo pericolo. Si, penso che sia in pericolo di estinzione.
Se pure vi è un’ancora diffusa capacità di buona parte della popolazione di creare con le proprie mani oggetti artigianali.
Sarebbe auspicabile, prima che sia troppo tardi un’operazione come quella attuata da Eugenio TAVOLARA e dall’I.S.O.L.A. in Sardegna negli anni ’60.
Forse mi sbaglio, speriamo !!!
Pietrina Atzori
Dicembre 2011
 

martedì 8 novembre 2011

Laboratorio di Autoproduzione del Sapone


 Una Guida Pratica all’Autoproduzione del Sapone

Sabato 12 novembre

e domenica 13 novembre

Il Gregge del Feltro a Mano

Organizza il

primo laboratorio di autoproduzione del sapone.


Programma 12 novembre
Ore 9.30 Benvenuto e presentazione del laboratorio.
 Introduzione alle basi della saponificazione:
  • Cosa è il sapone
  • Differenza tra sapone e detergenti in commercio
  • Come si crea il sapone
  • Norme di sicurezza
  • Materiali, oli ed utensili necessari
  • Introduzione al metodo della saponificazione a freddo
  • Caratteristiche di oli, grassi e burri per la saponificazione
  • Prova tattile di diversi tipi di sapone
  • Elaborazione e approfondimento della ricetta di sapone da bucato

Ore 11.30 Realizzazione pratica di un sapone solido da bucato
Ore 12.30 pulizia utensili e preparazione per il pranzo

Ore 13.30 pranzo

Ore 14.30 Elaborazione e approfondimento ricetta sapone mani e corpo
Ore 15.00 Realizzazione pratica di un sapone mani e corpo
Ore 16.00 Elaborazione e approfondimento ricetta sapone mani e corpo con oli/burri pregiati
Ore 16.30 Realizzazione pratica di un sapone mani e corpo con oli/burri pregiati
Ore 17.30 Conclusioni; consegna materiale informativo

Programma 13 novembre
Ore 11.00 Benvenuto e considerazioni sui risultati
Ore 11.30 Taglio del sapone e consegna del sapone realizzato ai partecipanti.


Il laboratorio si svolgerà il giorno 12 a San Sperate in via Arbarei n. 10-12.
Il giorno 13 a San Sperate in via Roma c/o il Museo del Crudo.

L’inizio del laboratorio è previsto per le 9.30, vi preghiamo di arrivare qualche minuto prima per sistemare le vostre cose.
L’orario di fine è previsto per le 17.30.



Il pranzo sarà al sacco ed ogni partecipante provvederà al proprio pasto.
Per la giornata di sabato si richiede ad ogni partecipante di portare con sé un grembiule, dei guanti in gomma (da piatti) e un paio di occhiali protettivi.
Per la giornata di domenica si richiede ai partecipanti di portare con sé una scatola di cartone, dei guanti in gomma o in lattice



Importante
I partecipanti vegetariani o vegani sono pregati di avvisare preventivamente in modo da poterci permettere di escludere dalle ricette i grassi animali. Grazie

Per info e prenotazioni scrivere a greggedifeltro@gmail.com 
Si accettano prenotazioni entro e non oltre il 10 novembre.

venerdì 14 ottobre 2011

Felt United a San Sperate - Cagliari

Sabato 1 Ottobre abbiamo festeggiato la terza giornata internazionale del feltro a San Sperate. 
Presso il Parco delle Pietre Sonore dello scultore Pinuccio Sciola (che ci ha gentilmente ospitato e ci è venuto a trovare) abbiamo realizzato un'installazione in feltro.
Dalla mattina abbiamo iniziato a tingere i circa cento metri di corda di feltro che avevamo precedentemente preparato per l'occasione. Abbiamo anche decorato alcuni pannelli in feltro.
Siamo partite in spedizione per trovare la giusta location per la nostra installazione ed abbiamo rinvenuto due lunghi tronchi d'albero bruciacchiati e divelti dal terreno.
Abbiamo così deciso di ripiantarli e dar loro nuova viva attraverso il feltro.
A mani nude è stata ricavata una profonda buca nel terreno dalla quale abbiamo estratto varie specie minerali, vegetali ed animali (no comment)!
I tronchi d'albero sono poi stati piantati, decorati, fotografati.
All'ingresso del parco abbiamo legato un filo di lana che avrebbe guidato i visitatori al luogo dell'installazione.
I visitatori sono stati tanti e sopra ogni nostra aspettativa!
Al pomeriggio è stato offerto un piccolo rinfresco a base di carasau, olive, pecorino, vermentino e succo di frutta a tutti gli ospiti.


E' stata una giornata faticosa, la temperatura era altissima. Ma alla fine, quando il sole è calato e siamo andate via, eravamo felici e soddisfatte.

F.to Il Gregge del Feltro a mano (Pietrina, Simona, Laura)



Ecco uno slideshow della giornata

giovedì 6 ottobre 2011

“Alig'art”, arte e riciclo per una settimana a Cagliari


Vi riportiamo questo articolo apparso su sardegnaoggi il 30 settembre per sostenere l'iniziativa con una visita dal 7 al 15 ottobre 2011 a Cagliari presso il Ghetto degli Ebrei all'Expò.
Anche noi saremo presenti con 4 opere:

Hanno compiuto un anno, sono cresciute, sono diventate autonome e continuano a regalare felicità sostenibile. Sono le 6 giovani professioniste di Sustainable Happiness, l’associazione organizzatrice di Alig’Art 2011, rassegna di Arte, riciclo e felicità per l’abitare sostenibile, dal 7 al 15 ottobre nel quartiere di Castello. Mostre, laboratori, arredi urbani, incontri e conferenze animeranno, con un insolito concentrato di profondita culturale e ambientale, gli spazi del Ghetto del Liceo Artistico, della Facoltà di Architettura e del club Muzak. Sarà l’occasione per esaltare le forme di riciclo dei materiali e la condivisione di spazi, affetti e relazioni.

CAGLIARI - L’Expo, ospitato al Ghetto grazie alla disponibilità del Comune, attirerà artisti da tutta italia. Saranno esposte creazioni nate daresti domestici e urbani e realizzate da designer, fotografi,grafici, artigiani e semplici appassionati del riuso. La mostra sarà visitabile con ingresso gratuito dal lunedì al venerdì (9-13 e 16-20)e la domenica dalle 9 alle 13.

L'iniziativa. Margherita Zanardi, di Sustainable Happiness, non nasconde la soddisfazione dei risultati per il lavoro svolto in quest’anno di vita dell’associazione : “Organizzare un Festival così pieno di eventi è complicato, comporta anche tante spese. Questo però è il momento giusto. Le coscienze stanno risvegliando”. Alla presentazione del Festival alla stampa l’Assessore alla Cultura Enrica Puggioni ha tenuto ha ringraziare Sustainable happiness “per avere proposto questa iniziativa. Ripensare gli spazi e i luoghi rappresenta un’importante sfida culturalecambiare le cose , di un abitare sostenibile, un nuovo modo cioè di abitare gli spazi pubblici e privati”.

Il ruolo del Comune di Cagliari. Ai complimenti per il ricco programma di Alig’Art si associa anche l’Assessore all'Ambiente Paolo Frau: “non posso che complimentarmi con le organizzatrici della manifestazione. Il Festival affronta dei temi sui quali bisogna riflettere in profondità e lo fa con un metodo di lavoro che condividiamo. E’ nostra intenzione condividere le idee con i cittadini prima di passare alla fase realizzativa”. L’edizione 2011 di Alig’Art è stata realizzata con il patrocinio e contributo del Comune di Cagliari e dell’Ente Foreste.


martedì 27 settembre 2011

Terza Giornata Internazionale del Feltro

In occasione della terza giornata internazionale del feltro
Il Gregge del Feltro a Mano
è lieto di invitarvi a festeggiare insieme questo evento il giorno
1 ottobre 2011

Durante la giornata verrà realizzata un'installazione in feltro presso
 il Parco delle Pietre Sonore dello scultore Pinuccio Sciola in Via Oriana Fallaci
a San Sperate.

Il tema di quest'anno prevede tre colori: rosso viola e blu
o uno di questi colori a scelta.

Partecipanti da tutto il mondo esporranno propri manufatti in feltro nelle loro case, quartieri o città e foto di tutti i partecipanti saranno inviate al sito feltunited.com che le pubblicherà.

Naturalmente anche noi vogliamo unirci a questa festa internazionale del feltro ed invieremo le foto di questa manifestazione.

Saremo lieti di offrire ai partecipanti un aperitivo a partire dalle ore 17.00


Vi aspettiamo numerosi!

Pietrina Laura Simona


NB In caso di pioggia l'evento si trasferirà in Via Roma presso il Museo del Crudo sempre a San Sperate



uno speciale ringraziamento a Elis Vermeulen (una delle organizzatrici di feltunited) per il permesso accordatoci per la pubblicazione delle immagini in questo post